lunedì 21 febbraio 2022

"La tutela dell'ambiente entra nella Costituzione italiana. Entrerà anche dentro di noi?"

La tutela dell’ambiente fa il suo ingresso nella Costituzione Italiana. Si prende prima il suo spazio all’interno dei “Principi fondamentali” della Costituzione con un nuovo comma all’art.9: 

1.  La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

2.  Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

3.  Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Successivamente fa la comparsa nell’art.41, con dei nuovi “incisi”:

1.  L’iniziativa economica privata è libera.

2.  Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

3.  La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

La tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi diventano principi fondamentali. Diventano dei valori da salvaguardare, alla pari dei diritti inviolabili dell’uomo (art.2), della dignità sociale dei cittadini davanti alla legge (art.3), ecc. Diventano valori da salvaguardare per Noi, ma anche per chi verrà dopo di noi. E’ un prendersi cura di quello che abbiamo trovato, nulla di più, anche nell’interesse delle future generazioni.

Tutto molto bello quanto detto finora. Come si sa, la teoria risulta sempre più facile della pratica in ogni ambito, e anche per la questione dell’ambiente le parole hanno di gran lunga superato la realtà dei fatti. Basti pensare che la prima conferenza mondiale sull’ambiente risale a trent’anni fa e precisamente al 1992 a Rio de Janeiro dove le tematiche trattate sono a grandi linee le stesse discusse durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) tenutasi a Glasgow a Novembre 2021.

Insomma, a questa storica modifica apportata a un testo come la Costituzione, seguiranno scelte concrete ed incisive da parte degli organi dello Stato e dei cittadini? Avremo la possibilità di vedere case ed industrie meno impattanti sull’ambiente? Avremo la speranza di vedere file sempre meno chilometriche di auto, magari condividendo lo stesso spostamento con più persone? Potremo evitare sempre di più il consumo di carne, corresponsabile di un forte impatto ambientale? Riusciremo a ridurre drasticamente il consumo di plastica? Saremo capaci di rimodulare la nostra quotidianità per ridurre l’impatto che la nostra specie ha causato nel mondo? Saremo in grado di ridimensionare la nostra posizione nel mondo e a sentirci meno padroni e più ospiti di questa terra?

Saremo all’altezza di questa grande sfida?

Dobbiamo riuscirci. Dovremmo fare questo sforzo, almeno per rendere più roseo il nostro futuro e cambiare drasticamente la rotta della nostra evoluzione. E non rendere la nostra comparsa sulla terra un fallimento completo.

Diamo un segnale!

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