Nel
sito del Comune di Loreto esiste una guida
intitolata “La potatura degli alberi”, facile da leggere e consultare (*) .
Al suo interno, l’Amministrazione spiega ai cittadini le corrette modalità di
potatura delle piante, con numerose illustrazioni esplicative.
Eppure
le potature degli alberi lungo il Viale Europa sembrano realizzate da chi
quelle sagge linee guida non le ha mai lette: l’Amministrazione comunale. La
tecnica, invero, appare esattamente identica a quella utilizzata l’anno scorso
in altre zone di Loreto come Via Veneto e Via Buffolareccia e della quale si
era parlato nell’articolo “Se questo un albero” (http://loretoduepunti.blogspot.it/2013/03/se-questo-e-un-albero_16.html).
Anche
in questa occasione, infatti, persino chi non ha alcuna conoscenza tecnica
specifica si rende conto dello scempio compiuto sulle piante disposte lungo
tutto il Viale che appaiono come “tranciate”, deturpate. Altro che “buoni
criteri di potatura”.
Lo
stupore si tramuta in indignazione leggendo la guida on line del Comune in cui
si afferma che “le potature si fanno
esclusivamente per eliminare rami secchi, lesionati o ammalati, per problemi di
pubblica incolumità, per rimuovere elementi di ostacolo alla circolazione
stradale e nei casi di interferenza con linee elettriche”.
Nel
caso di Viale Europa, al contrario, la potatura non ha interessato i rami
secchi o lesionati che potevano creare pericolo, bensì quelli principali e più
robusti che non creerebbero nessun danno.
In sostanza, della pianta non rimane che il tronco con due o tre rami. Non solo.
La tecnica di potatura non è quella “idonea” inserita nel paragrafo “Potature da evitare e norme da rispettare” . Nel capitolo “Capitozzatura” (ovvero il drastico accorciamento del tronco o dei rami principali) l’Amministrazione ricorda che questo tipo di (drastica) potatura “oggi non ha più ragione di esistere, danneggia definitivamente l’albero e compromette per sempre la sua stabilità favorendo anche le malattie del legno”. “Si devono eliminare solo i rami secchi o spezzati. Se si dovesse intervenire perché rispetto alla spazio disponibile l’albero è diventato troppo ingombrante si procederà alla spuntatura dei soli rami laterali, con esclusione della cima, che deve essere salvaguardata; tale spuntatura deve essere eseguita sui rami di diametro il più piccolo possibile e in corrispondenza di una biforcazione e va eseguito senza lasciare monconi di legno”.
In sostanza, della pianta non rimane che il tronco con due o tre rami. Non solo.
La tecnica di potatura non è quella “idonea” inserita nel paragrafo “Potature da evitare e norme da rispettare” . Nel capitolo “Capitozzatura” (ovvero il drastico accorciamento del tronco o dei rami principali) l’Amministrazione ricorda che questo tipo di (drastica) potatura “oggi non ha più ragione di esistere, danneggia definitivamente l’albero e compromette per sempre la sua stabilità favorendo anche le malattie del legno”. “Si devono eliminare solo i rami secchi o spezzati. Se si dovesse intervenire perché rispetto alla spazio disponibile l’albero è diventato troppo ingombrante si procederà alla spuntatura dei soli rami laterali, con esclusione della cima, che deve essere salvaguardata; tale spuntatura deve essere eseguita sui rami di diametro il più piccolo possibile e in corrispondenza di una biforcazione e va eseguito senza lasciare monconi di legno”.
Wikipedia
concorda perfettamente con quanto scritto nel sito del Comune: “con l'eliminazione della chioma, l’albero
attiva le gemme latenti sottostanti,
che determinano la crescita di nuovi germogli attorno al taglio.
Particolarmente nelle piante ad alto fusto questo richiede un enorme sforzo
produttivo, oltre a alterare la forma naturale dell'albero, creare futuri
problemi alla stabilità della pianta con eventuali rischi di rotture, e indurre
un probabile aumento dei costi a medio e lungo termine delle opere di
arboricoltura”.
Orbene, perché l’Amministrazione, pur sapendo tutto questo (e spiegandolo alla cittadinanza) ha fatto nuovamente l’esatto opposto? Predicare bene ma potare male insomma.
Occorrerebbe ricordarsi che l’albero è prima di tutto un essere vivente e va rispettato, così come il denaro pubblico. Già, perché oltre a comportare un evidente danno estetico, questa insensata e scorretta modalità di intervento provocherà inevitabilmente l’aumento degli interventi di manutenzione e salvaguardia sulle piante, gravando di conseguenza sulle casse comunali. Infatti, come si era già accennato nell’articolo “Se questo un albero”, con la capitozza tura “..si ha già la certezza di dover effettuare interventi con cadenza al massimo biennale (anziché quadriennale) per contenere i vari succhioni molto vigorosi e poco stabili”.
Come
accaduto con il parco fitness (http://loretoduepunti.blogspot.it/2013/12/parco-fitness-loreto-ruggine-e_15.html)
e la zona riqualificata di Viale Europa (http://loretoduepunti.blogspot.it/2014/02/la-fontana-che-parla.html)
quello che è accaduto è lo specchio di un’ Amministrazione comunale che ha gli
occhi puntati solamente sugli effetti ottenuti nel presente, senza curarsi di mantenere
nel tempo la bellezza e la funzionalità di quello che si ha e viene realizzato,
dell’ambiente in cui viviamo e, di riflesso, della qualità della vita di
ciascuna persona.
(*) http://www.comune.loreto.an.it/upload/317/3012/3015.pdf
Situazione in Via Veneto (2014) |
Potatura alberi Via Veneto (2013) |
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